Il costo dell’acquisto di energia ha spinto il Governo a prevedere una serie di interventi volti a fronteggiare l’attuale crisi attraverso una serie di strumenti agevolativi, anche con l’aiuto del PNRR.
Vediamo nel dettaglio cosa si prospetta per i prossimi mesi.
CREDITO D’IMPOSTA PER L’ACQUISTO DI ENERGIA ELETTRICA
Il primo ed immediato strumento è un credito d’imposta, pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel secondo trimestre dell’anno 2022.
Questa agevolazione è rivolta a tutte le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW.
L’impresa, prendendo come riferimento la media del primo trimestre dell’anno 2022 rispetto alla media del primo trimestre dell’anno 2019, deve aver subito un incremento del 30% del costo per
kWh.
Al momento lo strumento non è ancora operativo e siamo in attesa del decreto attuativo.
E’ già noto che il credito sarà utilizzabile in compensazione direttamente dall’impresa oppure cedibile, in tutto o in parte.
CREDITO D’IMPOSTA PER L’EFFICIENZA ENERGETICA NELLE REGIONI DEL SUD
Il secondo strumento, in attesa di attuazione, è un credito d’imposta per interventi di efficientamento energetico delle strutture produttive, ivi inclusi interventi per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili volti all’autoconsumo.
Lo strumento si rivolge a tutte le imprese delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Si distingue in due specifiche linee di intervento, ovvero:
• Promuovere una migliore efficienza energetica
• Promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili
Nel primo caso, l’agevolazione consiste in un credito d’imposta fino al 50% dei costi ammissibili, elevabile di +5% per le imprese con sede operativa nelle zone che rientrano nell’art. 103 lett. c del trattato (alcune zone dell’Abruzzo ma non ancora ufficiali in quanto in attesa di approvazione della nuova carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2022 – 2027).
Nel secondo caso, l’agevolazione, sotto forma di credito d’imposta, può arrivare ad un massimo di 65% dei costi ammissibili, elevabile di +5% per le imprese con sede operativa nelle zone che rientrano nell’art. 103 lett. c del trattato.
IMPIANTI FOTOVOLTAICI SUI TETTI AGRICOLI
L’obiettivo è sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica in ambito agricolo, escludendo totalmente il consumo di suolo.
La finalità è ridurre gli alti consumi energetici del settore agroalimentare riqualificando le strutture produttive e utilizzando i tetti degli edifici per installare milioni di pannelli fotovoltaici, con una potenza installata pari ad almeno 375.000 kW nel 2026.
SETTORI
I settori interessati da questo strumento sono quello agricolo, zootecnico e agroindustriale.
LINEE DI INTERVENTO
Sono previsti incentivi per l’installazione di pannelli a energia solare con una potenza minima installata di circa 0,375 GW.
Contestualmente, è possibile una riqualificazione delle strutture produttive con la rimozione di eternit/amianto dai tetti e/o il miglioramento della coibentazione e dell’areazione.
AGEVOLAZIONE
L’agevolazione potrà consistere in un contributo in conto capitale fino al 65% incrementato del 25% per i giovani.
Al momento lo strumento non è ancora operativo.